La Dieta Mediterranea rappresenta l’espressione di un modo di vivere millenario che tutt’oggi caratterizza i popoli del bacino del Mediterraneo, diventando parte integrante della loro identità storica e culturale. Nel 2010, infatti, l’UNESCO ha iscritto questo modello alimentare nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Umanità, riconoscendo l’Italia, la Grecia, la Spagna e il Marocco come portatori di tale privilegio. Nel 2013 il riconoscimento è stato esteso a Portogallo, Croazia e Cipro.
Il concetto di “Dieta Mediterranea” risale ai primi anni del dopoguerra, quando si notò che l’incidenza di malattie cardiovascolari in Grecia era notevolmente inferiore a quella degli Stati Uniti. A tal proposito, il fisiologo statunitense Ancel Keys, attraverso il “Seven Countries Study”, evidenziò per la prima volta un reale link tra il consumo di grassi di origine animale, il livello di colesterolo nel sangue e l’incidenza di malattie coronariche: le diverse abitudini alimentari risultavano essere il fattore discriminante nella bassa percentuale di morte per patologie cardiovascolari nelle popolazioni dell’area mediterranea.
In particolare, gli alimenti che contraddistinguono la dieta mediterranea sono quelli caratteristici dell’area geografica in questione, correttamente bilanciati.
Di seguito vengono passati in rassegna i prodotti che rivestono un ruolo fondamentale nella dieta mediterranea.
Alimenti importanti ma da consumare con minore frequenza si ritrovano sotto elencati.
Durante il boom economico degli anni Sessanta e Settanta, si è assistito ad un temporaneo abbandono di questo modello nutrizionale, causato dall’influenza di altre culture e dal miglioramento delle condizioni economiche. Negli ultimi anni, tuttavia, le antiche tradizioni e culture culinarie del Mediterraneo hanno ripreso a suscitare la curiosità di quanti vogliono avvicinarsi a questo modello alimentare, associato ad uno stato di buona salute, che difficilmente trova eguali nel mondo.
Redatto da Progeo s.r.l.
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