I dolci in dietetica

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La parola “Dolce” viene comunemente utilizzata sia per definire uno dei quattro sapori fondamentali, sia per indicare la portata finale di un pasto o un intermezzo, il tradizionale dessert.

In genere con questo nome vengono raggruppati alimenti con caratteristiche molto diverse tra loro, si va dalle semplici caramelle alle torte più elaborate, dai prodotti da forno a quelli di pasticceria, da quelli a base di zucchero e di cacao, ai gelati, ai ghiaccioli e quant’altro…

Spesso si tende ad abusare di questi alimenti che in realtà non apportano nutrienti essenziali ma che rappresentano in molti casi l’appagamento di un gusto o anche il tentativo di mitigare, attraverso la cosiddetta “fame nervosa”, stati di ansia o condizioni di insoddisfazione psicologica.

Se il dolce, invece, viene visto nell’ottica di una saltuaria trasgressione ad un corretto stile alimentare, allora garantisce il naturale appagamento senza intralciare il percorso dietetico, ma anzi incrementando il desiderio di aderirvi al meglio.

Dal punto di vista nutrizionale i dolci, tranne alcune eccezioni, sono principalmente una fonte di carboidrati e grassi, il che significa che avendo un notevole apporto energetico dovrebbero essere assunti con discrezione sia per ciò che riguarda la frequenza che la quantità, senza essere necessariamente banditi dalla tavola.

Va ovviamente tenuto in considerazione lo stato fisio-patologico della persona e la sua condizione ponderale.

Oggi in commercio sono disponibili molti prodotti che possono essere considerati dei dolci light, come mousse, barrette a base di cereali, ghiaccioli, granite, yogurt arricchiti con cereali o piccole scaglie di cioccolato, frutta secca o altro. Tali prodotti possono anche trovare il posto in un regime dietetico inserendoli nel piano alimentare nel modo e nelle quantità adeguate.

La possibilità di preparare dolci in casa, con ricette semplici permette inoltre di realizzare alimenti che risultano leggeri e facilmente digeribili.

Anche nell’ambito di una dieta dimagrante, avendo un pizzico di fantasia, è possibile abbinare alcuni alimenti assegnati per ottenere dei dessert semplici ma gradevoli.

Per fare qualche esempio, se nel piano alimentare sono presenti degli yogurt possono essere aggiunti alla frutta del pasto per fare un dessert, se è stato assegnato del latte nel pomeriggio questo può essere utilizzato per preparare un frullato con la frutta, oppure un frappè con del ghiaccio.

La frutta può essere arricchita con il dolcificante eventualmente assegnato e del succo di limone.

La granita o i ghiaccioli sono dolci che possono essere facilmente preparati in maniera casalinga e che nella stagione estiva rappresentano un piacevole break.

In conclusione, la regola della “giusta misura” che risulta vincente in tutti i campi sembra essere la più indicata anche quando si parla di dolci e di dieta.