Il sale dal mondo

salina

Il sale marino, il migliore ai fini alimentari, viene prodotto grazie all’energia solare e grazie all’evaporazione dell’acqua marina dalle saline. Situate generalmente vicino al mare, da queste ultime viene raccolto il sale attraverso una delicata operazione di estrazione che in passato veniva effettuata a mano. Oggi sono adoperate della macchine, facendo sempre attenzione che il sale non si sporchi con il fango depositato sul fondo delle saline. L’ottenimento del sale avviene, come per l’agricoltura, attraverso cicli lenti e la maniera con cui esso viene raccolto ne influenza la qualità.

Il sale marino

Il sale marino contiene una piccola quantità di iodio naturale, anche se non tanto quanto il sale iodato. In genere è molto meno raffinato del sale da cucina e si presenta nelle due varietà fine e grosso.

Il sale è indispensabile nella dieta umana in misura di circa 2 grammi al giorno, circa 700 grammi all’anno, usato direttamente per cuocere e condire il cibo o ingerito con gli alimenti conservati.

Utilizzato fondamentalmente per condire, il sale viene anche impiegato per conservare i cibi, ad esempio carne e pesce. Viste le diverse varietà e caratteristiche esistenti anche gli utilizzi possono essere molteplici.

Sale da tavola iodato

Il sale da cucina viene creato surriscaldando quello naturale a 1.200°Fahrenheit, processo che intacca i composti primari. Esso inoltre viene sbiancato e privato degli oligoelementi, nonostante venga aggiunto dello iodio.

Il fior di sale: un raro dono del mare

Noto anche come “il caviale del sale”, il fior di sale è il primo cristallo che si forma sulla superficie dell’acqua nelle vasche di evaporazione. Ciò accade solo quando si verificano particolari condizioni atmosferiche dettate da umidità, salinità dell’acqua e vento. Per questo motivo, il periodo di raccolta di questo prodotto è estremamente breve, circa sessanta giorni all’anno.

Si presenta come cristalli, ovviamente formati in modo naturale. E’ più delicato del comune sale da cucina e per questo viene apprezzato dagli chef più rinomati.

La Sardegna è una delle zone in cui il pregiato fior di sale viene prodotto, grazie anche alle particolari condizioni ambientali. Una volta raccolti, i cristalli di sale vengono successivamente aromatizzati con prodotti provenienti dalle migliori produzioni locali della regione, ingredienti freschi e di certificata provenienza come arance, mandarini, limoni, erbe aromatiche, mandarini, limoni, erbe aromatiche, bacche di mirto (fresche o essiccate), olive, zafferano e pepe.

Un tipo di sale puro che costituisce un’alternativa al sale da cucina è il sale di Cervia, non essiccato artificialmente, è noto come sale dolce, poiché privo di retrogusto amaro e quindi apprezzato in gastronomia. Mantiene la sua naturale umidità attorno al 2%, contiene molti oligoelementi come lo iodio, lo zinco, il rame, il manganese, il ferro, il magnesio e il potassio. Non subisce inoltre l’aggiunta di sostanze anti agglomeranti e mantiene quindi inalterate le sue proprietà.

Il sale affumicato

Rispetto a quello marino, questo tipo di sale contiene meno benefici. Viene affumicato a basse temperature sopra un letto di carbone insieme a legno di quercia e di olmo rosso, processo che conferisce un delizioso sapore affumicato ai cristalli e un colore grigio o marrone chiaro, secondo l’antica ricetta danese tramandata dai Vichinghi. Il sapore affumicato conferisce una tocco speciale ai piatti.

Sale rosa dell’Himalaya

Dal sapore delicato, il sale dell’Himalaya, o anche conosciuto come sale rosa, è il sale più antico e con un’incredibile purezza, questo sale infatti proviene da antichi fondali marini racchiusi sulle rocce delle montagne più alte della terra. Il colore rosa deriva dal ricco contenuto di ferro e di minerali, contiene infatti tutti gli 84 oligoelementi essenziali richiesti dal nostro corpo. Il sale rosa può aiutare in molte funzioni corporee, come ridurre i crampi muscolari. Molti esperti ne raccomandano il consumo poiché ritenuto il più salutare di tutti, è ideale per condire, grazie all’assenza di trattamenti.

Sale rosso delle Hawaii

Il sale rosso delle Hawaii, caratteristico per il sapore ferroso grazie all’alta presenza di questo elemento, proveniente dalla roccia di origine vulcanica (alaea), si stima contenga la più alta concentrazione di oligoelementi essenziali rispetto a qualsiasi sale. Si abbina alla perfezione con carne e pesce grigliati ed è perfetto usato pestato insieme ad erbe aromatiche.

Sale nero delle Hawaii (Black Lava)

Originario delle Hawaii, il sale nero di lava non è raffinato ed è di origine vulcanica. Altamente solforico nel gusto e nel contenuto, il suo colore nero è dovuto alla presenza di carbone attivo, ottimo per la digestione e la rimozione delle impurità nel corpo. Esiste anche un sale verde delle Hawaii, nello specifico delle coste dell’isola Molokai, che viene in genere mescolato a foglie di bambù e che contiene un’elevata componente speziata. Si ottiene con una lavorazione tradizionale e solo manuale.

Sale nero di Cipro

Questo sale si raccoglie nelle acque dell’isola per poi essere arricchito con carbone vegetale ottenuto dalla combustione dalle cortecce di alberi come tiglio, betulla, salice e che gli conferisce il caratteristico colore. Il carbone gli conferisce un blando potere detossinante. Oltre al colore, altra particolarità è data dalla forma: ogni granello somiglia ad una piccola piramide concava. Ha un sapore più delicato del sale comune e una scioglievolezza minore, i suoi granelli infatti rimangono croccanti. Viene usato in cucina, oltre che per la consistenza, anche per essere accostato per contrasto ai cibi chiari. Adatto a insaporire piatti a base di pesce, uova e zuppe, si abbina molto bene con la frutta creando un interessante contrasto con l’acidità della stessa ed esaltandone la dolcezza.

Sale australiano (Murray River) 

Grazie all’evaporazione delle acque saline di un millenario bacino sotterraneo, il Murray-Darlign, si estrae questo straordinario sale dall’eccezionale purezza e dai fiocchi quasi impalpabili. Il delicato color albicocca gli è conferito dal carotene contenuto in alcune alghe presenti nel bacino di evaporazione. La provenienza fluviale gli conferisce un sapore molto delicato, quasi dolce, in contrasto con la sua consistenza croccante. È ideale per pinzimoni e piatti freddi come carpacci e verdure, oppure su carne o pesce alla griglia o al forno.

Sale Maldon

A Maldon, in Inghilterra, si produce questo sale da secoli, grazie alla bassa piovosità del clima e alle paludi alimentate dalle maree, che gli conferiscono un’elevata salinità. Primo sale Gourmet commercializzato in Europa, la friabilità dei suoi fiocchi bianchissimi è dovuta al connubio del lavoro dell’uomo e della natura: per ottenerlo viene raccolta l’acqua nel corso dell’alta marea, successivamente filtrata e posta in grandi contenitori dove viene fatta bollire per un breve periodo. In seguito la temperatura dell’acqua viene regolata in modo da ottenere i cristalli di sale che vengono raccolti tutti i giorni e messi ad essiccare in forno.

Sale grigio di Bretagna

Molto popolare oltre le Alpi, il sale grigio francese si caratterizza per la sua popolare tecnica di raccolta: le onde dell’oceano, ritirandosi con la bassa marea, lasciano sul suolo il sale grigio, povero di sodio. Il colore unico deriva dai minerali assorbiti da una particolare argilla tipica della zona della Bretagna. Per le sue proprietà può aiutare a ripristinare l’equilibrio elettrolitico, ha proprietà alcalinizzanti e previene i crampi muscolari. Rispetto agli altri questo sale risulta essere più costoso per il manuale e laborioso processo di rastrellatura impiegato.

Sale Kosher

Usato prevalentemente dalla comunità ebraica, questo sale si presta meglio per insaporire le carni in “crosta”. Dalla forma schiacciata e allungata e dal sapore più delicato e meno ferroso rispetto al sale marino, esso non contiene iodio aggiunto. È tra i sali più apprezzati anche in America.

Usi

Consumare un sale non raffinato, generalmente più povero di sodio e ricco di minerali essenziali, è quindi preferibile rispetto al comune sale iodato. I sali esotici possono creare una deliziosa esperienza culinaria ma nessun sale non raffinato è innegabilmente migliore di un altro. L’importante è sceglierne uno adatto alle proprie esigenze, in combinazione con uno stile di vita sano.