Infusi di alghe

infuso di alghe

L’utilizzo delle alghe, sebbene siano cibi estranei alla nostra tradizione culinaria, sta lentamente diventando un’alternativa e una novità. Le proprietà benefiche di queste “verdure di mare” sono sempre più evidenti e sono impiegate principalmente per condire, come contorno o per accompagnare piatti più complessi. Sono disponibili in molte forme diverse: in polvere, in foglie, essiccate o vendute come integratori in capsule.

In realtà, le alghe possono anche costituire la base per infusi e tisane senza perdere le loro proprietà: le più adatte sono sicuramente quelle appartenenti alla famiglia delle alghe brune che presentano più componenti biodisponibili e bioattive.

Le alte temperature con cui vengono preparati infusi e tisane spesso permettono la fuoriuscita dalle alghe di componenti e sostanze di natura diversa, come ad esempio fucoidan e arginato. Questi sono polisaccaridi che fanno parte della fibra alimentare e che, disciogliendosi nell’acqua, garantiscono un effetto positivo per la salute.

Tipologie utilizzate

Tra tutte le specie di alghe, le più adatte alla preparazione di tisane e infusi sono quelle di seguito elencate.

  • Alga Fucus

Caratteristiche: alga bruna ricca di iodio, che ha un’azione stimolante a livello tiroideo. Il potere dimagrante di quest’alga è dato proprio da questa caratteristica: la stimolazione tiroidea porta ad un aumento del metabolismo, favorendo una più rapida degradazione dei nutrienti e dei grassi e conseguenzialmente una minor ritenzione di liquidi. L’effetto diuretico è secondario a questo meccanismo.

È collegata a quest’alga anche la capacità di ridurre i livelli di colesterolo totale e di assorbire l’acido in eccesso nello stomaco, utile nel caso di reflusso gastroesofageo o acidità.

Per la presenza di fibre è considerata anche un rimedio per la stipsi e per attenuare il senso di fame.

Preparazione: unire 20 g di alga Fucus in 200 ml di acqua e far bollire per dieci minuti, far raffreddare il preparato prima di filtrarlo e consumarlo.

Controindicazioni: l’alga Fucus non è consigliata in situazioni di ipertiroidismo, gravidanza e allattamento. Il suo eccessivo consumo potrebbe portare a insonnia e irritabilità.

  • Alga Kombu

Caratteristiche: alga bruna ricca di iodio con proprietà simili alla Fucus. Anch’essa è utilizzata per promuovere la stimolazione metabolica, contrastando la ritenzione idrica e la stipsi.

Presenta inoltre una buona percentuale di mannitolo e glucosio che conferiscono un potere dolcificante, anche se il gusto dell’alga Kombu è tra i più forti e decisi.

Preparazione: per gli infusi è utilizzata la forma essiccata che viene poi tagliata in piccoli pezzi o ridotta in polvere; l’acqua viene fatta bollire ed è versata direttamente sulle foglie o sulla polvere con l’aggiunta di un pizzico di sale.

Il sapore unami (il quinto gusto spesso presente nella cucina giapponese) è dato dalla polvere bianca presente sulla Kombu.

Controindicazioni: l’alga Kombu non è consigliata in situazioni di ipertiroidismo, gravidanza e allattamento. Un suo eccessivo consumo può portare insonnia e tachicardia.

  • Alga Wakame

Caratteristiche: alga bruna ricca di calcio, iodio, vitamina C e vitamine del gruppo B. È utilizzata per contrastare le anemie, l’osteoporosi e varie disfunzioni tiroidee e, per l’elevata presenza di una sostanza chiamata fucoxantina, è impiegata anche nelle diete dimagranti, data la sua azione che promuove l’utilizzo e la successiva eliminazione del grasso corporeo in eccesso.

Preparazione: unire un cucchiaino di alga Wakame in foglie in una tazza di acqua bollente.

Controindicazioni: l’alga Wakame è sconsigliata in situazioni di disturbi metabolici, gravidanza e allattamento.

Benefici degli infusi

In generale si può quindi affermare che il consumo di infusi a base di alghe può avere effetti benefici:

  • sul sistema gastrointestinale a vari livelli, grazie ad esempio alla presenza di fibra;
  • a livello tiroideo e sui meccanismi metabolici;
  • contro fenomeni di ritenzione idrica e stipsi.

Consigli per il consumo

Un problema legato alla preparazione e al consumo di bevande a base di alghe è il forte odore che si sprigiona, caratteristico di ambienti portuali e marini. Si è visto che trattare le alghe attraverso processi di sbiancamento, ovvero farle bollire in contenitori diversi, può migliorare la qualità del sapore e renderlo più accettabile, soprattutto per le persone che non sono abituate ai particolari aromi orientali e che vorrebbero avvicinarsi al consumo di queste.

Un’altra strategia che viene attuata è quella di commercializzare infusi di alghe uniti a diversi tipi di tè che conferiscono un aroma sempre molto particolare, ma sicuramente meno marcato.

In conclusione, tutti i benefici legati al consumo di alghe sono ancora oggetto di numerosissimi studi ed anche se la validità delle loro proprietà è supportata dai primi risultati ottenuti e da svariate testimonianze, l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) non haancora approvato alcuna certificazione che attesti ufficialmente i loro benefici.